L'approfondimento economico

Come scrive la docente Erika Leonardi: “L’improvvisazione, elemento caratteristico del jazz: l’opportunità che ogni persona ha di esprimere se stesso all’interno di un gruppo”. Come in un’impresa.

Quando l’azienda è in jazz

Prof. Piero Cenerini Dottore commercialista- Docente di Economia aziendale

Di Piero Cenerini
pierocenerini@outlook.it


Sempre alla ricerca, con impegno e passione, di soluzioni gestionali che siano in grado di risollevare il morale dell'imprenditore, ho avuto la fortuna di imbattermi in un libro scritto da Erika Leonardi.

Erika Leonardi è una docente universitaria specializzata nella gestione di servizi con interventi di consulenza e di formazione.

Ha concepito diverse contaminazioni per promuovere temi manageriali: Management e fumetti. Management e jazz. Management e fotografia. Di contaminazioni ne ho parlato anch'io. Chi mi ha letto su questa rivista ricorderà che ho cercato di spiegare l'economia con i fumetti e da tempo vado parlando di economia cabaret. Il libro da me letto riguarda l'azienda e il jazz e lezioni spettacolo tenute con una jazz band dal vivo. L'autrice ha progettato incontri con noti jazzisti. Con alternanza di musica e parole propone riflessioni sulla relazione fra l'individuo e il gruppo, la competenza tecnica e l'innovazione, il mix di regole e flessibilità.

Riporto la quarta di copertina del libro “L'azienda in jazz” che ben spiega il collegamento che esiste fra l'azienda e il jazz.

Una azienda e una jazz band, non sono la stessa cosa! Però la metafora aiuta a mettere a fuoco alcuni aspetti del lavorare in gruppo che sono molto utili per promuovere un buon clima lavorativo, ricco di energia e di passione. L’anello di congiunzione è l’improvvisazione, elemento caratteristico del jazz. Esprime la padronanza e nel contempo l’originalità del musicista. Nel parlare salottiero, invece, viene usato per dire che “ce l’abbiamo fatta nonostante non ne sapessimo nulla!”. Nella metafora il termine va inteso come “interpretazione personalizzata”, ovvero l’opportunità che ogni persona ha di esprimere se stesso all’interno di un gruppo. E’ un aspetto molto importante in quanto anche in azienda, volenti o nolenti, si lavora sempre in gruppo. Nel cogliere l’energia e la passione dei musicisti, mi sono chiesta: “quali sono i criteri di gestione di una jazz band? Si possono proporre in azienda?”. Se vogliamo che anche in azienda si respiri lo stesso clima di energia e di positività che pervade la jazz band, è necessario che siano garantiti due presupposti dal taglio manageriale: condivisione di obiettivi e definizione di un metodo base. In queste condizioni, ogni persona potrà essere autorizzata a dare un contributo personale alla sua prestazione.

Riporto di seguito alcune frasi di Erika Leonardi dove in modo evidente appare la contaminazione fra azienda e jazz: “Come vivere il lavoro con ritmo. Il jazz insegna a star bene con se stessi e con gli altri. Il gruppo valorizza la persona, avere la stessa visione per lavorare in sintonia”.

Io non conosco il jazz ma mi piace l'allegria con cui i suonatori coniugano le regole e l'improvvisazione, l'emozione e la tecnica. La musica jazz mi piace e mi piacciono i jazzisti perché tutti sorridono. E' evidente che io non immagino in un negozio di barbiere una orchestra che suoni il jazz, ma una radiolina potrebbe ben trasmettere questo tipo di musica. Il barbiere dopo aver affrontato con il cliente “ le regole“ del taglio di capelli richiesto, potrebbe lanciarsi nella “ improvvisazione “di una pettinatura più gradita. Mi piace questo tipo di musica anche se non sempre la capisco. Perché forse nella gestione aziendale si capisce sempre tutto?